02 Mag Grazie!
Sono la direttrice de Le vie delle Foto e quest’anno come non mai questa parola mi si è cucita addosso come un abito su misura.
Direttore è colui che dà una direzione, che indica la strada giusta da percorrere. Mi sono sentita una freccia, importante e fondamentale, in una strada dove il pilota però non sono stata io, lo sono stati 150 fotografi, geni di espressività che da ogni parte del mondo hanno preso i loro scatti e li hanno mandati a Trieste con l’unica volontà di farli esporre.
Quest’anno non mi sento di meritare nessun plauso, perché mi sono sentita parte integrante di una macchina che ormai già funziona da sola, già emoziona da sola. Mi sono sentita mamma, un po’ orgogliosa, di un bimbo di 7 anni che ormai corre i suoi primi 100 metri alla campestre e arriva primo. Ma gli applausi non sono miei, sono solo i suoi, sono solo i VOSTRI!
Perché anche quest’anno è stato un successo e io non ne ho mai dubitato.
Perché quest’anno è stato un altro anno dei record. E io sapevo che sarebbe stato così.
Perché ha vinto la squadra, come sempre, e io non so più spiegarlo a quelli che mi chiedono: “Perché non organizzi un concorso?”
Perché io sono l’unica pazza che vuole che la fotografia unisca e non divida.
Noi per lavorare e organizzarci il lavoro utilizziamo partiamo da un file form su Google drive che ogni anno ha un nome diverso.
Quest’anno Angela per prepararlo lo ha intitolato in maniera bizzarra per non dire particolare:
“Aggiungi un posto a tavola”.
Sono una che crede molto nelle cose che accadono sempre per un motivo particolare, quindi non ho brontolato e ho accettato di buon cuore quella che poi si sarebbe rivelata la frase più azzeccata quest’anno.
Quest’anno ho visto 150 fotografi venire da ogni parte del mondo stringersi attorno a unì’unica tavola, la fotografia.
Ho fatto finta di non vedere, ho fatto finta di non sentire, ma ho visto e percepito ogni singola vostra azione, gentilezza, accortezza fatta nei confronti della manifestazione e degli altri fotografi stessi.
Siete entrati appieno in quello che è lo spirito de Le vie delle Foto e lo avete fatto vostro. Vi ho guardato dagli spalti, correre e raggiungere obiettivi esultando in silenzio con estremo orgoglio. Vi siete AIUTATI, vi siete ORGANIZZATI, avete fatto tutte quelle cose che fanno de Le vie delle Foto una manfestazione non convenzionale, ma la più grande famiglia fotografica che possa esistere e appassionare.
Grazie. Grazie perché ci avete creduto, grazie perché vi siete messi in gioco, grazie perché sono orgogliosa di voi e mi avete fatto sentire una mamma “fotografica” speciale.
Io ho messo la tavola, voi avete fatto il resto.
Ai miei 150 campioni.
Grazie, ancora.
Linda
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