Lasciare le proprie mani in buone mani. Questo è…(cit)

Può essere l’augurio al nostro gruppo e la motivazione del tema scelto per la collettiva di quest’anno nell’ambito de Le vie delle foto 2019.
Questo tema ci ha subito attratto per l’ampia possibilità di sviluppo e ci ha fatto pensare, sorridere e metterci all’ opera: con le mani si possono fare tante cose e possono essere fotografate in mille modi.

Ed è interessante osservare come ognuna ha sviluppato in modo diverso questo tema, ma tutte noi abbiamo scelto come “copertina” per la presentazione dei nostri lavori, la foto scattata da Daniela Costantin, riconoscendoci in questo pensiero:
“ vi ricordate quando nella mano si stringeva un’altra mano…”

Nel contempo abbiamo colto mani intrecciate che stringono se stesse, mani di duro ferro che fanno da barriera tra sé e gli altri, mani anziane che proteggono ricordi lontani,
mani giovani che comunicano allegria,
mani che abbracciano e dicono: ci siamo solo noi,
mani che dipingono con creatività,
mani che lavorano e si muovono veloci intrecciando i fili del tombolo ripetendo gesti antichi,
e poi, mani che danzano, con grazia e abilità, trasmettendo il ritmo della musica,
mani che giocano: giochi che si possono fare solo con le mani,
mani che esprimono sentimenti forti come la rabbia: non serve la parola, basta un pugno chiuso,
mani che, con le loro dita opposte, accendono il fuoco e che con questo atto mettono in moto la civiltà.

 

Le ragazze espongono alla Corte cafè in piazza San Giovanni 5.