16 Ago Semplicemente Venezia di Laura Beghin
Prosegue la ricca stagione delle mostre al Double Tree by Hilton Hotel di Trieste a cura de Le Vie delle Foto con la mostra fotografica personale di Laura Beghin “Semplicemente Venezia” . La rassegna espositiva, a cura de Le Vie delle Foto, sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 16.00 alle ore 23.00 fino al 24 settembre 2023.
La mostra si concluderà con uno speciale Finissage il giorno 23 settembre alle ore 18.00 alla presenza dell’artista Laura Beghin e della curatrice Linda Simeone
Per info e prenotazioni: [email protected].
LA MOSTRA:
Vi diamo il benvenuto nell’incantevole mondo visivo creato da Laura Beghin nella sua straordinaria mostra fotografica, dedicata alla città di Venezia. Attraverso una serie di 20 scatti in bianco e nero, l’artista cattura l’essenza intima e misteriosa della città lagunare. Ogni fotografia è un’opera d’arte intrisa di emozioni, in grado di trasmettere la magia che Venezia evoca nei suoi visitatori.
Nella collezione, ogni immagine in bianco e nero si presenta come un racconto silenzioso della storia e dell’architettura di Venezia. Gli scatti giocano con luci e ombre, creando una sensazione di profondità e un’atmosfera senza tempo. La scelta del bianco e nero amplifica le sfumature dell’architettura e dell’umore, permettendo al pubblico di vedere la città con occhi nuovi e affinati.
Ma la mostra non si limita al solo bianco e nero. Un’opera a colori si erge in mezzo alle immagini monocromatiche, attirando l’attenzione come un punto focale visivo. Questa singolare fotografia a colori cattura l’energia vivace e gli sfumati toni dell’acqua e dei palazzi veneziani. Questo tocco di colore agisce come un raggio di luce nel panorama cromatico dell’esposizione, offrendo una prospettiva fresca e vibrante su una città spesso associata al romanticismo malinconico del bianco e nero.
In questa mostra, Laura Beghin trasforma la fotografia in un mezzo per narrare storie senza parole, consentendo al pubblico di sperimentare Venezia in tutta la sua profondità e complessità. Ogni scatto diventa un viaggio attraverso le strade tortuose, i canali incantevoli e i dettagli architettonici unici che caratterizzano questa città unica al mondo.
LAURA BEGHIN:
Laura Beghin
È nata il 24 settembre 1973 ed è originaria di San Martino di Lupari. È sposata con Franco e ha due figli. Lavora presso un’azienda del settore tessile, ma la sua passione è la fotografia, dal paesaggio al
ritratto artistico.
Nel 2014 frequenta prima un corso di fotografia a Sant’Andrea oltre il Muson e successivamente un altro a Galliera Veneta; in entrambi espone le sue opere da corsista.
Sempre nel 2014, su invito di un amico, partecipa al concorso “Uno scatto per conoscersi” in Basilicata e vince, classificandosi al primo posto. L’anno dopo, allo stesso concorso, si posiziona al secondo posto.
Gli scatti che si aggiudicano i premi sono relativi a due tramonti, i paesaggi preferiti da Laura stessa, che li definisce “il mio sole”.
Nel marzo del 2017 partecipa alla mostra collettiva “Quattro profili d’autore” in villa Chiminelli, a Castelfranco Veneto. Mostra che, data la risonanza ricevuta, sarà riproposta a settembre a Carate Brianza. In questo contesto Laura propone fotografie della laguna veneta.
Successivamente partecipa ad un corso sul ritratto fotografico e il 20 gennaio 2020 partecipa a “Immagini in mostra”, a Palazzo Ferrajoli di Roma, con tre scatti di ritratti dove cerca di “catturare
l’anima e la luce della persona”.
In aprile del 2021 partecipa all’esposizione “My shoots on my day” la world phography exhibition di Tokio sempre con degli scatti su Venezia.
Il 5 giugno del 2022 ha partecipato Premio Città di Asolo.
Il 23-24 luglio 2022 espone una mostra personale “Ritratti del territorio” in Villa Borromeo Fantoni a Fontaniva. Nel 2023 partecipa a Le vie delle Foto con una mostra fotografica personale sui ritratti.
Laura oggi.
Continua a lavorare nel settore tessile.
È presidente dell’Associazione Culturale Idee in Movimento di Sant’Andrea oltre il Muson.
Presta la sua esperienza, come volontaria, in una associazione di ragazzi disabili, dove insegna loro l’arte della fotografia.
Ma questa è una mera biografia, un curriculum. Chi è Laura veramente? La sua amica Melania Bergamin, in un’intervista, coglie l’essenza della persona:
“Laura percepisce la macchina fotografica come una parte di sé, come un prolungamento che si radica al suo corpo e intrappola e ferma per sempre le emozioni e le sensazioni che prova. “Alcune persone mi dicono che le mie foto danno serenità, e la cosa incredibile è che magari quella serenità che loro percepiscono è proprio quella che io cercavo. Sentire che qualcuno, pur non sapendo come mi sentivo quando ho scattato una foto, ci trova proprio quello che io cercavo in quel momento è …” Laura non
finisce la frase, come se il mare che si muove in lei fosse troppo agitato per permetterle di governarlo e leggerlo e l’unico modo per esprimere ciò che sente fosse rimarcare con forza quale funzione
liberatoria assolva la fotografia nella sua vita: “A volte piangi mentre scatti! La fotografia c’è sia nel momento bello che in quello brutto. Anzi, forse c’è di più in quello brutto”.
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