Sono Giulio De Bortoli, nato a Trieste nel 1965. Grazie a mio nonno mi sono appassionato alla fotografia già da ragazzino. La mia prima macchina fotografica a 13 anni era una vecchia Kodak completamente manuale, con la quale ho imparato come regolare tempi, diaframmi e distanze. Sono poi passato alle reflex sperimentando un po’ di tutto, dal bianco e nero al colore, passando per le diapositive. Sono stato pure attratto dalle riprese, all’inizio con il Super8 e poi con il vhs. Nel 2000 sono passato al digitale che mi ha subito molto appassionato per la possibilità di gestire le immagini in maniera più articolata dallo scatto al risultato definitivo sia nel campo fotografico che video. Inoltre il digitale mi ha permesso di condividere i miei lavori su diversi Social Network, da Flickr a Youtube passando per Instagram e Facebook. Il mio sito è: http://www.gmdb.it
Per Le vie delle Foto 2017, ho deciso di portare un tema che sono sicuro sia caro un po’ a tutti, grandi e piccoli, ovvero i Lego. In particolare il soggetto delle mie foto è MiniG ovvero il mio Alter-(L)ego. MiniG nasce in un Lego-Store di Berlino dove, durante una vacanza nel 2014, mia figlia scopre, in mezzo a un contenitore pieno di teste di minifigures, una che mi assomiglia molto. Compongo il personaggio, lo compro e, per un po’, me ne dimentico. Alcuni mesi più tardi, mentre penso a come creare un diario di viaggio un po’ diverso dal solito, mi ricordo del mio minifigure Lego e decido di utilizzarlo per mostrare il viaggio attraverso i suoi occhi. Lo chiamo MiniG prendendo spunto da Mini-Me, il clone del Dottor Male nel secondo e terzo film della saga di Austin Powers. Il progetto mi appassiona e, finito il viaggio, decido di continuare le sue storie. Gli affianco spesso MiniM che è l’alter-(L)ego di mia moglie e gli faccio affrontare il mio mondo di ogni giorno visto con un po’ di umorismo. Il Social Network dove pubblico principalmente le sue foto è Instagram e per questo tutte le foto di MiniG rispettano alcune particolari caratteristiche: sono tutte quadrate (visto che inizialmente Instagram prevedeva solo questo formato) e sono tutte realizzate ed editate unicamente con uno smartphone. Le foto infatti quasi sempre rappresentano qualcosa che MiniG sta facendo con me in quel momento, un istante della nostra vita, e quindi mi piace poter scattare, editare e pubblicare le foto immediatamente. Inoltre trovo particolarmente avvincente la sfida a creare e pubblicare una foto interessante con a disposizione un solo strumento che però abbiamo ormai sempre con noi, ovvero il telefonino.