Siamo un gruppo di fotoamatori con storie e percorsi diversi, ma accomunati dalla voglia di fuggire dalla fotografia come fenomeno di massa per dedicarci a una fotografia più meditata, quella che richiede tempo e riflessione e che nasce da un’idea.
Le opere che vengono esposte nel circuito cittadino de Le vie delle Foto sono frutto di un intenso lavoro di gruppo dove l’idea del singolo è stata filtrata attraverso la sensibilità di tutti i partecipanti in una continua osmosi di emozioni e sensazioni che alla fine hanno prodotto l’opera finale.
Sono state usate tecniche di ripresa e di stampa diverse tra loro e definirle fotografie è riduttivo. Si è trattato di un lavoro stimolante e impegnativo in cui tutti hanno potuto far emergere la creatività latente che è insita in noi. Al contempo il lavoro è risultato divertente e coinvolgente, ingredienti questi che non devono mai mancare in un lavoro di gruppo.
Potete seguirci su Facebook cercando Laboratorio fotografico creativo.
Del gruppo fanno parte:
Franca BALDRACCHINI, Paolo BULLO, Ermes CABAS, Rocco COLAVITO, Flora DE LEONARDIS, Vincenzo DE LEONARDIS, Fabrizio FABRIS, Dario REGGENTE, Fabiana STRANICH, Francesca VERNIER.
Dicono di loro:
Franca BALDRACCHINI
Fotografo da quando ero bambina, e lo faccio soprattutto quando sono in viaggio.
Da qualche tempo partecipo ai corsi di Rocco Colavito per cercare di migliorare la tecnica, evitare foto scontate e dare spazio alla creatività.
In genere prediligo i particolari, i colori, le forme, i riflessi. Anche le regolarità, magari con qualche piccola imperfezione. Di recente ho sperimentato un po’ di street photography.
Paolo BULLO
Aspirante fotografo meno che dilettante, poco tempo fa una scintilla ha fatto riaccendere la passione per la fotografia che covava sotto la cenere da molti anni. Perennemente insoddisfatto dei miei scatti, faccio il possibile per migliorare.
Ermes CABAS
Da bambino andavo di nascosto nell’armadio dove mio padre teneva la sua macchinetta fotografia, monofunzione, la rubavo e per ore giocavo a fare il fotografo.
Ora da adulto ho un armadio pieno di macchinette multifunzione e continuo a giocare a fare il fotografo.
Si esatto ci gioco, perché per me fotografare è un’attività che mi dà solo ed esclusivamente gioia e piacere.
Questa è la prima volta che espongo mie foto perché ho sempre fotografato soltanto per me e per la mia anima, ma credo che sia il momento giusto per provare a trasmettere le mie emozioni graficamente.
Rocco COLAVITO
Il mio genere fotografico preferito è il ritratto e più in generale la fotografia che consideri l’elemento umano come soggetto. Non trascuro però anche altri generi fotografici come la street photography e la fotografia di paesaggio. Negli ultimi anni ho cercato di indirizzarmi verso una fotografia meno scontata che, partendo da un’idea da sviluppare, arrivi a immagini più interessanti non solo per l’autore, ma anche per il pubblico che recepisce l’immagine e che cerca di ricostruirne il significato. Il mio impegno fotografico si sviluppa anche nei confronti della didattica: dal 1998 partecipo in qualità di docente a corsi di fotografia sia a livello base che avanzato, organizzati da circoli culturali o aziendali di Trieste. Il mio sito è www.roccocolavito.com.
Flora DE LEONARDIS
Ho sempre vissuto la mia passione fotografica in modo intimo e personale e per me la fotografia è principalmente il mezzo per catturare un’emozione, fermare un istante di vita da poter poi rivedere nel tempo e rivivere nella mente e nel cuore. Il corso di creatività mi ha dato tuttavia l’opportunità di capire che, attraverso la conoscenza di particolari tecniche operative, la fotografia può essere anche una piacevolissima occasione di gioco e divertimento.
Vincenzo DE LEONARDIS
Fotografare mi piace molto, mi diverte e soprattutto mi rilassa. Persone e paesaggi sono tra i miei soggetti preferiti. Nel corso di creatività ho cercato di esaltare più del solito dettagli e giochi di luce, senza tuttavia ricorrere a particolari rielaborazioni.
Fabrizio FABRIS
Ho iniziato a scattare fotografie di quanto mi circondava già da ragazzo con una Bencini Comet avuta in regalo. In seguito utilizzando una Kodak Retina II di mio padre ho imparato le basi della tecnica fotografica. Con i primi guadagni ho acquistato la mia prima reflex, un’eccellente Konica Autoreflex T. Come da ragazzo continuavo a fotografare le persone, le cose, i luoghi e gli eventi della vita. Grazie a pubblicazioni varie e in particolare ai libri di Andreas Feininger ho appreso i principi della composizione. Non mi è mai sorto l’interesse per lo sviluppo e la stampa autonoma ma ho sempre preferito le diapositive, in special modo le Kodachrome 25 e 64 ASA. Anni dopo sono passato a una nuova reflex Nikon e, molto tempo dopo l’avvento del digitale, l’ho affiancata per esperimento con una prima piccola digitale per arrivare, qualche anno fa, a una nuova reflex digitale grazie alla quale ho rinvigorito la pratica fotografica.
Frequento la Sezione Fotografia del Circolo Fincantieri-Wärtsilä, ove ho seguito il corso di Cultura Fotografica. Ho partecipato inoltre ad altri corsi tenuti da Rocco Colavito presso il Circolo Allianz. Tra questi, l’interessante e coinvolgente Laboratorio di Foto Creativa ha stimolato in me nuovi modi di rappresentare quanto da sempre prediligo riprendere.
Ho sempre considerato la fotografia come una sorta di diario che permette di mantenere viva la memoria e le emozioni della vita.
Ho partecipato a diversi corsi organizzati da Rocco Colavito. Da tutti ho ricevuto beneficio e spunti di miglioramento, ma il laboratorio di foto creativa appena concluso per me è stato il più interessante, perché “astratto” (nel senso di meno tecnico) e perché stimola una visione diversa dal “consueto”. Questo aspetto è per me notevole poiché sono conscio che tendo a scattare le foto con un’impostazione ripetitiva. Il Laboratorio è stato inoltre coinvolgente grazie allo scambio di esperienze con gli altri partecipanti. Ha permesso di aprire delle porte che dobbiamo attraversare per intraprendere nuovi percorsi.
Dario REGGENTE
Mi piace fotografare sin dai tempi della pellicola.
Ho iniziato scattando foto a tema paesaggi, soprattutto montani in quanto andavo spesso a fare escursioni e nello zaino c’era sempre un posto per la reflex.
Poi sono stato affascinato dalle foto in bianco e nero e ho iniziato a fare esperienza nella ricerca di immagini con un forte contrasto tra luci e ombre.
Ero un autodidatta che seguiva soprattutto il proprio istinto fotografico.
A un certo punto l’interesse per la fotografia si è affievolito e sono stati necessari un bel po’ di anni prima che sentissi il desiderio di riprendere.
L’occasione si è presentata con i corsi tenuti dal docente Rocco Colavito.
L’intento iniziale era quello di seguire soltanto il corso base, ma, grazie alla guida e agli insegnamenti di Rocco, la passione ha ripreso vigore a tal punto da portarmi a frequentare tutti i corsi a catalogo.
Amo scattare foto in bianco e nero, in particolar modo foto di strada e foto di ritratti e dedico buona parte del tempo libero alla ricerca di immagini creative e originali.
Sto facendo i primi passi alla scoperta della macrofotografia: i primi esperimenti hanno portato alla realizzazione di immagini mediante la composizione di oggetti riciclati.
Fabiana STRANICH
Da sempre mi è piaciuto fotografare, ma solo recentemente ho cominciato a frequentare dei corsi per tentare di farlo bene. Il mio interesse e il coinvolgimento sono via via aumentati, anche grazie alla possibilità di entrare in contatto con molti altri appassionati e il confronto con i loro lavori mi ha gradatamente spinta a ricercare degli scatti più pensati, tecnicamente più corretti o semplicemente meno banali.
Definirei la fotografia come un percorso che sento crescere lentamente dentro di me e che mi porta a scoprire nuove relazioni, nuove situazioni, nuovi stimoli e nuove soluzioni. In questo modo mi aiuta anche a conoscere un po’ meglio me stessa: si rivela uno strumento utile per cercare di superare dei limiti e alle volte per trovare un rifugio nel quale abbandonarmi a recuperare serenità o ritrovare equilibrio.
Bellezza, armonia, luce, colore, sentimento: a questo ambisco per raggiungere la dimensione fotografica ideale. Ma il cammino… è ancora lungo!
Francesca VERNIER
Sono una docente di chimica e, per la mia professione, sono portata a essere piuttosto rigorosa.
Alla ricerca di qualcosa che mi permettesse di esprimermi in maniera diversa, mi sono avvicinata da qualche anno alla fotografia, frequentando alcuni corsi e workshop fotografici, che hanno suscitato in me molta curiosità nei confronti di quest’arte. E molto stimolante, a mio parere, è stato sempre il confronto con gli altri.
Mi piace molto la fotografia di viaggio, ma ad affascinarmi sono soprattutto la ricerca dei particolari e la rappresentazione di dettagli che spesso sfuggono a un’osservazione superficiale; così anche oggetti e luoghi molto comuni o familiari possono essere osservati e rappresentati in modo inconsueto.
Tiziana ZAMARATO
Negli anni Settanta mentre frequentavo l’Istituto d’Arte Nordio, ho avuto l’opportunità di partecipare a un corso di fotografia analogica con Mario Sillani.
Scattò in me la passione e la curiosità per la fotografia!
La mia prima macchina fotografica fu una Zorki 4, detta anche la “Leica dei poveri”, che mio padre ignaro aveva acquistato da chissà chi in via Roma per 16.000 lire.
La voglia di approfondire mi portò allo sviluppo del bianco e nero in camera oscura, finché gli impegni della vita aumentarono talmente da rinviare il mio interesse al 2012.
Ma, ahimè, il digitale si era ‘quasi’ imposto nella cultura fotografica, ricominciai a studiare da autodidatta e partecipando a dei corsi con Rocco Colavito, con rinnovato piacere di sperimentare particolari tecniche in grado di portarmi lontano dai soliti stereotipi, compresa la post produzione, intesa come trasformazione inconsueta della realtà manipolata e ritagliata assemblata in fotomontaggi alla maniera dadaista.
#RI #VEDERSI: Il gesto di ritrarre se stessi può essere recepito come processo creativo, se l’autoritratto è pensato, ideato, preparato e selezionato tra svariati scatti, una sfida dagli esiti spesso divertenti…
Lara ZURINI
Uno sguardo, una sensazione, un’emozione, un pensiero, un particolare, un attimo… fotografo per questo, per congelare le piccole cose che rendono meravigliosa la vita!