Artista versatile ed eclettica, Cinzia Platania ha conseguito la maturità d’arte applicata alla Grafica ed alla Fotografia nel 1990, presso l’ISA di Catania. Si è laureata nel 2008 in Scienze dell’Educazione a Trieste.
Decoratrice qualificata, si è specializzata in Arteterapia presso l’ArTea, sostenendo l’esame nel 2015. Attualmente è Arteterapeuta in Formazione Permanente. Si dedica alle arti presso il suo atelier a Trieste, alternando opere scultoree a pittura e grafica.
Ha esposto in diverse mostre collettive e personali, cominciando la sua attività da giovanissima. Cantautrice di brani sacri, considera la musica parte integrante del suo percorso di crescita e modalità espressiva d’elezione. Ha pubblicato poesie, romanzi e racconti. Conduttrice ed ideatrice di un programma radiofonico in una radio web, ritiene preziosa ogni forma di comunicazione.
Per Le vie delle Foto 2018 porta Minimalia
Come sappiamo il fotografare non è il semplice carpire un’immagine. Il vedere stesso, come ci insegnano i più recenti studi di neurofisiologia riguardo la visione, è un atto personale e complesso che implica diverse cose. La percezione è regolata da una serie di processi che non controlliamo razionalmente. Ben oltre la mera visione c’è il soggetto vedente, ci sono la lettura, la decodifica inconscia del sistema di segni, l’attribuzione di significati.
Ispirandomi alla concezione del grande pioniere degli studi nel settore fotografico Ando Gilardi “ …ho finito per convincermi , o almeno sperare, che la scoperta della Fotografia potrebbe e dovrebbe avere per la coscienza dell’uomo le stesse conseguenze morali di quella astronomica di Copernico: meglio ancora, mi sono convinto che la Fotografia può essere il catalizzatore che l’attiva spiritualmente”.
In questi miei scatti ho colto ombre, riflessi e minuscole variazioni del mondo circostante ottenendo delle foto in cui non vi è composizione, ma un unico elemento colto volutamente in modo da non inquadrare il contesto, lasciando immaginare il resto a chi guarda. L’infinitesimale a volte ci rimanda all’interezza. Dal particolare si può risalire all’universale. Luce, e materia costituiscono i semplici elementi da cui mi sono mossa. La linea, il punto e la superficie, sono i costituenti basilari da cui partire per intraprendere un viaggio metafisico dove, come detto sopra, la foto faccia da catalizzatore per una riflessione spirituale.
La stampa stoffa ( seta e cotone ), materiale dotato di una trama meno compatta della carta, dà a queste immagini un senso maggiore di morbidezza.
Cinzia espone da Ginger, in via dell’Annunziata 3.
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